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Per fare un albero ci vuole un cuore. Il nostro regalo di Natale a HEAL

dicembre 3rd, 2019 Posted by Eventi No Comment yet

Lo abbiamo fatto con il cuore. Quest’anno, per Natale, abbiamo pensato ad un’iniziativa che fa bene al cuore, al nostro e a quello di tanti bambini.

In poche parole, abbiamo scelto di appoggiare HEAL, una Onlus impegnata nel campo della ricerca in campo neuro-oncologico pediatrico e l’iniziativa “Per fare un albero ci vuole un cuore”.

Un pandoro di Melegatti, uno zainetto in cotone organico eco sostenibile brandizzato con il nostro logo Scirocco Multimedia, e una sorpresa all’interno dedicata ai più piccoli: due fogli di panno colorato dal quale ritagliare e attaccare “il proprio cuore” nello spazio dedicato all’albero stampato sullo zainetto, l’albero della ricerca, immagine identificativa del progetto Heal.

Un momento da condividere anche sui social utilizzando il tag #healiocimettoilcuore (e questo ci piace molto!)

Ma non ci piace solo questo. Con questa campagna natalizia, Heal riuscirà a sostenere progetti di ricerca nell’ambito della neuro-oncologia pediatrica.

Un piccolo gesto per noi, un grande aiuto per i ricercatori che lavorano in questo campo con grande sforzo e sacrificio, per regalare un sorriso e una soluzione di speranza a tanti bambini e alle loro famiglie.

Nel nostro piccolo, contribuiamo a questa buona causa, omaggiando i nostri clienti che riceveranno in dono la sacca nel periodo natalizio (oltre al solito caffè 😉) con un regalo un po’ diverso dal solito.

Non rendiamo nota questa iniziativa per sentirci dire “che bravi!”.
Lo facciamo perché vogliamo condividere un gesto fatto davvero con il cuore, perché crediamo che anche qualcosa di piccolo come questo può fare la differenza.

Non vi diciamo ancora buon Natale perché stiamo preparando delle sorprese 😎

Però intanto potete farci sapere voi come renderete speciale il vostro Natale?

Raccontacelo!

Per saperne di più sul progetto Heal 

progettoheal.com

 

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SCIROCCO MULTIMEDIA Parola a Giovanni

Curioso, spirito critico, reattivo. Parola a Giovanni

gennaio 30th, 2019 Posted by Interviste No Comment yet

Intervista personale e professionale a Giovanni Del Giudice, Copywriter Junior di Scirocco Multimedia, che ci racconta come tra un post e un articolo di blog trova il tempo per le sue passioni.

 

Un po’ di te… (chi sei e cosa fai in azienda)

Ho 27 anni e mi piace conoscere e creare connessioni: le persone e la loro storia, esperienze, casualità, curiosità… ciò che esiste -nel presente o nel passato- e ciò che potrebbe essere hanno tutto il fascino del possibile!

Cosa faccio in Scirocco Multimedia?
Per identificare chi gestisce la comunicazione e il marketing di un’azienda sui Social, chi scrive o -nel senso più ampio del termine- produce contenuti per il web, ci si riferisce al Social Media Manager 📱 al Copywriter ⌨ o all’universale Content 🤹‍♂️.
A me però sta più simpatico il “creativo” 😉

Dammi tre parole… (descriviti in tre parole)

Curioso, spirito critico, reattivo.

E ancora altre 3… (descrivi il tuo lavoro in tre parole)

Diverso, impegnativo, virtualmente sconfinato.

La molla per… (come sei arrivato a fare questo lavoro, cosa ti ha spinto?)

Al candidato sono richieste competenze base d’informatica e ottima padronanza dell’italiano”:
da laureato in Lettere classiche e appassionato d’informatica (nelle sue applicazioni più pratiche e a misura di amatore 😅) l’annuncio di Scirocco Multimedia mi sembrò un invito a nozze!

I tuoi attrezzi del mestiere sono… (quali sono gli strumenti a cui proprio non puoi rinunciare)

Tanta, bellissima fantasia, un supporto su cui materializzare le idee e qualcuno con cui condividerle!

Quanto ti piace… (cosa ami del tuo lavoro? Le cose più belle del tuo mestiere)

Amo l’imprevisto, sia che dipenda da una novità o da un accadimento che scombina ciò che stavi facendo e ti costringe ad ingegnarti per una soluzione inedita e, si spera, efficace!
L’esempio ideale?
Il nuovo cliente che porta con sé un altro mondo, un ambito non ancora esplorato, degli argomenti mai trattati… per chiederti di aiutarlo a migliorare o -perfino meglio!- creare qualcosa che ancora non esiste 🤩

Faresti anche a meno di… (cosa non sopporti o cosa eviteresti nel tuo lavoro?)

D’altro canto non sopporto la superficialità e il pressappochismo: insomma, la mancanza di immedesimazione in ciò che si fa. Se non ci si sente coinvolti viene meno l’interesse e senza l’interesse, pian piano, vengono meno l’entusiasmo e la voglia di fare.
E poi -si sa- senza amore…

Non solo “copy e social media” (cosa fai oltre al lavoro)

Mi piace analizzare e fantasticare! Che sia attraverso un film o con l’inchiostro di un libro (ahimè sempre più di rado), costruendo qualcosa (ah, quante cose t’inventi pur di non studiare per gli esami!) oppure divagando con la chitarra.
Eppure nulla potrà mai superare una bella giornata, soleggiata o invernale che sia, da vivere in presenza del mare 😌🌊

Quello che ti ispira… (figure di riferimento, libri, blogger che ti hanno ispirato)

Non ho mai avuto UNA o più figure di riferimento.
Più che ispirarmi, entrano a far parte di me e mi sorprendono, mi emozionano e mi danno forza e nuova grinta singoli episodi di persone che si ribellano, che non si accontentano di sonnecchiare nella gabbia dorata della routine ma trovano il modo e la forza per fare quel che va fatto e cambiano la situazione.
Mi ispira chi si oppone al pizzo e ai soprusi -di qualsiasi tipo-, chi non accetta scorciatoie e compromessi morali anche a costo di grosse rinunce e chi, nonostante tutto, riesce con i propri mezzi a lasciare la sua impronta.

Lasciaci con… (un consiglio, una citazione tua o di altri)

Beh, sarebbe un po’ in contraddizione con quanto detto prima, però forse non faccio danno se condivido una frase degli U2 che per me significa molto: “What you don’t know you can feel it somehow” (Quel che non conosci lo puoi percepire in qualche altro modo).

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Realtà, curiosità, follia. Parola a Carlo

novembre 9th, 2018 Posted by Interviste No Comment yet

Intervista personale e professionale a Carlo Spagnolo, Web Developer Junior di Scirocco Multimedia, che ci racconta come tra CMS e righe di codice trova il tempo per le sue passioni.

 

Un po’ di te.. (chi sei e cosa fai in azienda)

Sono Carlo, un  web developer junior di 28 anni. In Scirocco Multimedia sviluppo e personalizzo applicativi web in tecnologia OpenSource rispettando le richieste dei clienti.

Dammi tre parole… (descriviti in tre parole)

Realista, curioso, folle.

E ancora altre 3.. (descrivi il tuo lavoro in tre parole)

OpenSource, CMS, bug

La molla per… (come sei arrivato a fare questo lavoro, cosa ti ha spinto?)

Fin da piccolo sono stato appassionato di tecnologia informatica. Ho iniziato a coltivare le mie conoscenze durante le scuole superiori e successivamente ad affinarle in un corso universitario in Informatica e Comunicazione Digitale. Terminato il mio percorso didattico è iniziata la disperata ricerca di un lavoro, conclusa un mese più tardi, nel migliore dei modi, presso Scirocco Multimedia.

I tuoi attrezzi del mestiere sono… (quali sono gli strumenti a cui proprio non puoi rinunciare)

Computer, pasticcini..caffè 🙂

Quanto ti piace…(cosa ami del tuo lavoro? le cose più belle del tuo mestiere)

L’informatica è una scienza astratta. Di conseguenza la realizzazione di un progetto non necessità l’utilizzo di materia prima ma basta soltanto avere delle buone idee e del tempo per metterle in pratica.

Faresti anche a meno di… (cosa non sopporti o cosa eviteresti nel tuo lavoro?)

Odio quando ci si accontenta, odio quando un progetto presentato e in attesa di pubblicazione viene dimenticato senza alcuna ragione.

Non solo “OpenSource e programmazione” (cosa fai oltre al lavoro)

Amo gironzolare a bordo della mia mountain bike alla scoperta di posti meravigliosamente sconosciuti, ovviamente dopo aver consumato ‘calorie’ è  mia premura reintegrarle nel più breve tempo possibile! 🙂

Quello che ti ispira.. (figure di riferimento, libri, blogger che ti hanno ispirato)

Non ho figure di riferimento ben precise, osservo le persone a me vicine e imparo da esse, dove non trovo la risposta c’è sempre il mondo online che mi aiuta 😉

Lasciaci con.. (un consiglio, una citazione tua o di altri)

Quando dici: “Ho scritto un programma che manda in crash Windows”, la gente ti guarda stupita e ti dice: “Hey, ce l’ho nel sistema, *gratis*”.

cit. Linus Torvalds

Traveling in London

Novità Facebook Advertising: testiamo le sponsorizzate collegate a Messenger

luglio 28th, 2017 Posted by Social Media No Comment yet

Tra le novità di casa Facebook dell’ultimo periodo, abbiamo testato le nuove campagne sponsorizzate collegate all’App Messenger.
Una delle ultime trovate del nostro caro amico Mark, che insieme al suo team di sviluppatori se ne è inventata un’altra!

Perchè questo tipo di campagna ha attirato particolarmente la nostra attenzione?

Il motivo sta in una discussione che ci si ripropone spessissimo quando i clienti ci dicono che preferirebbero avere un profilo personale invece che una pagina aziendale, perchè con il profilo puoi “richiedere le amicizie” e soprattutto puoi contattare direttamente i clienti.
So che voi che ci seguite siete bravissimi e non utilizzereste mai un profilo personale al posto di una pagina aziendale rischiando di perdere tutto alla prima segnalazione… vero? Ma vi assicuro che dopo anni di utilizzo dei social, questa brutta abitudine non è ancora stata debellata per una serie di motivi che magari saranno oggetto di un post futuro..
Ebbene questa tipologia di inserizione avvicina un po’ di più le pagine ai profili, permettendo (attenzione: agli utenti, non a chi gestisce la pagina!) di contattare direttamente l’azienda, offrendo una chat diretta tramite messenger.

Riassumendo: questo  tipo di inserzione consente:

  • all’azienda di spostare la comunicazione con il suo utente potenziale su una piattaforma di messaggistica, creando un filo diretto e dando vita ad una conversazione in tempo reale
  • al pubblico di contattare l’azienda in maniera immediata, per richiedere un appuntamento o informazioni sui servizi ed eventuali sconti proposti

Per verificare l’efficacia e le modalità di interazione, abbiamo creato una campagna sponsorizzata di questo tipo, attraverso la nostra pagina Facebook di Scirocco Multimedia (a proposito: iniziate a seguirci subito se ancora non lo fate :-))

SciroccoMultimediaFacebookAdvertising

Come fare?

Per  creare un’inserzione pubblicitaria con collegamento a Messenger occorre:

  1. Accedere allo strumento per la creazione delle inserzioni ( in Gestione Inserzioni o Power Editor)
    Attenzione: non è possibile creare questo tipo di campagna dalla pagina, mettendo in evidenza un post!
  2. Impostare l’obiettivo, scegliendo fra Traffico o Conversioni
  3. Scegliere il nome della Campagna, il pubblico, il budget e il posizionamento
  4. Scegliere il formato tra immagine singola, video o carosello
  5. Scegliere la pagina da collegare e impostare Messenger come destinazione
  6. Scegliere un Messaggio di Benvenuto (che può essere settato e inviato in anteprima all’amministratore della pagina)
  7. Ordinare la campagna

Per la nostra Campagna abbiamo scelto di creare un post  #sciroccotips (una delle rubriche della nostra pagina Facebook che propone suggerimenti rispetto a social, web e strategie di marketing).

Abbiamo definito un pubblico locale, localizzato a Lecce e in un raggio di pochi km, per dare vita ad eventuali conversazioni con clienti potenziali e vicini alla nostra attività.

Infine, abbiamo impostato un Messaggio di Benvenuto non finalizzato ad una promozione specifica, ma che costituisse uno spunto simpatico per iniziare una conversazione. E come facciamo al telefono o attraverso il sito, abbiamo scelto il nostro classico invito per il caffè!

Quali risultati?

Posto che in fase di test abbiamo investito un budget limitato per verificare le funzionalità della campagna, sull’analisi dei risultati ottenuti ( numero di Clic sul link, costo per risultato), possiamo tirare le nostre conclusioni:

  • considerato che l’obiettivo di una campagna simile è dare vita ad una conversazione diretta con l’utente, conviene strutturare il formato dell’inserzione, inserendo  una call to action efficace che catturi l’attenzione o che proponga attraverso il testo o l’immagine una promozione o uno sconto.
  • nonostante il risultato della campagna sia il clic e non l’interazione con il post o la visualizzazione del post, ovviamente non tutti gli utenti che hanno cliccato sul link e visualizzato il nostro messaggio hanno poi risposto avviando una conversazione su Messenger . Per questo oltre al formato dell’inserzione, pensate bene al Messaggio di Benvenuto da collegare all’inserzione: qualcosa di semplice e informale !

E infine, campagne con collegamento a Messenger o no, affidatevi i a professionisti per la gestione delle vostre campagne Facebook. Sono tante le potenzialità di questo strumento, ma occorre studiare e definire quella più adatta alla vostra azienda e al vostro target.

Per questo, l’invito a prendere un caffè insieme a noi rimane sempre la scelta migliore! 🙂

 

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Parola all’esperto: Raffaele Gaito!

luglio 21st, 2017 Posted by Parola all'esperto! No Comment yet

Un commento ad un post sull’e-commerce, uno scambio di opinioni in privato e alla fine (forse per sfinimento) Raffaele Gaito ci rilascia un’intervista!
Ed ecco qua domande e risposte di uno dei più preparati consulenti per Start up e Growth hacking italiano.

  1. Programmatore, consulente per le start up, growth hacker, imprenditore digitale, blogger, public speaker, imprenditore.
    Cosa ho dimenticato? Tra tutte le tue anime, quale senti più tua?

La cosa bella è che mi sento tutto quello che hai elencato, ma allo stesso tempo niente di tutto ciò. So che sembra molto pirandelliana questa affermazione, ma il significato è che ho sempre fatto della multidisciplinarietà un punto di forza e quindi ogni tanto mi lancio in qualcosa di nuovo per aumentare e differenziare le mie competenze, ma senza dimenticare da dove vengo.
Se vogliamo dirla tutta, la definizione “multipotenziale” è l’unica che calza a pennello e che riesce a contenere tutto 😉

 

  1. Parliamo di start up.
    Vista la tua esperienza, come è cambiato il modo di fare impresa in Italia negli ultimi 10 anni?

È cambiata tantissimo e i motivi sono diversi: c’è una disponibilità di informazione che non avevamo fino a qualche anno fa; c’è stata la crescita (seppur piccola) della “scena startup” che ha portato tanta consapevolezza sul tema dell’imprenditorialità; ci sono stati modelli internazionali che hanno influenzato anche il Belpaese; c’è stata l’invasione del digitale che ha abbattuto le barriere e i costi; e così via. Insomma il cambiamento è sostanziale, c’è molto da fare, ma siamo sulla buona strada.

 

  1. Nella fase che precede l’elaborazione di un progetto, qualunque esso sia, quali sono (se ci sono) le 3 domande che rivolgi sempre e comunque ai tuoi interlocutori?

Certo che ci sono, e sono molto più di tre. Ma le più importanti sono senza dubbio:

  • Che problema stai risolvendo?
  • Cosa tiene sveglio di notte i tuoi clienti?
  • Come pensi di creare valore per loro?

 

  1. Da mentore e consulente, cosa consigli ai giovani start upper alle prime armi ?

Ce ne sono diversi, ma sono tutti più o meno riconducibili al modello “Studia, Sperimenta, Aspetta” del quale ho scritto diverse volte sul mio blog.

Studia. Prima di buttarsi in qualsiasi tipo di progetto c’è bisogno di studiare, e anche tanto. La base teorica è fondamentale e a volte basta investire un po’ di tempo nel leggere qualche buon libro per evitare gli stessi errori che altre persone hanno commesso prima di te.

Sperimenta. La teoria è importante, ma da sola non basta. Arriva un momento nel quale devi posare i libri, fermare i corsi online e iniziare a smanettare. Devi sporcarti le mani e sbagliare. Dal fallimento arriva la crescita.

Aspetta. Tutti i progetti hanno bisogno di tempo per dare risultati. Purtroppo viviamo in un’epoca nella quale siamo abituati a volere tutto e subito e abbiamo perso di vista l’importanza dell’attesa. Solo chi sa dare il giusto peso al suo tempo è in grado poi di raccoglierne i frutti.

 

  1. Noi che ti seguiamo lo sappiamo benissimo che non esiste una “formula magica” per il successo di una azienda… sia essa start-up o meno. Ma ci sono degli “ingredienti base” che non possono mancare in nessun caso? Quali?

Certo che esistono, anzi ne ho parlato poco tempo fa in un mio video:

I fattori più importanti sono, senza dubbio i seguenti, in ordine inverso: investimenti, business model, idea, team ed execution, timing.

 

  1. Sei stato uno dei primi in Italia a parlare di Growth Hacking, come mai?

Perché seguivo da tempo questo filone che negli USA stava andando fortissimo e, in maniera più o meno conscia, lo applicavo anche sui miei progetti. Il mio background da programmatore, mi ha sempre fatto essere molto legato agli aspetti concreti, ai numeri.
Nel marketing “tradizionale” vedevo troppi concetti teorici e opinabili. Il Growth Hacking è riuscito a mettere insieme in un’unica disciplina, sotto un cappello unico, tutte le mie anime: quella più tecnica, quella più business e quella più comunicativa.

 

  1. Growth Hacker si nasce… o si diventa?

Si diventa! Altrimenti non farei corsi di formazione in tutta Italia e online 😉
Ovviamente ci si arriva da background diversi (il programmatore, il marketer, il CEO, ecc.) e si percorrono quindi percorsi diversi, ma alla fine, proprio per la sua stessa natura, nessuno nasce Growth Hacker.
È una figura talmente ibrida e che richiede competenze talmente diverse tra di loro che solo con anni e anni di studio/pratica puoi definirti tale.

 

  1. Qualche consiglio per le aziende più scettiche che ancora sono lontane dal marketing digitale?

Beh se sono lontane dal marketing digitale sono morte, non ci sono consigli da dare.
Definirle anacronistiche è il minimo, si sono solo perse qualche decennio di innovazione.

 

  1. E dopo tutte queste domande serie e noiose, caro Batman, una domanda personale:come vedi il tuo futuro?

La mia più grande paura è quella di fermarmi, di adagiarmi e di non evolvere.
Quindi rispondo, senza nessun dubbio: mi vedo a fare qualcosa di diverso da quello che sto facendo ora.

Nel ringraziarti per aver risposto pazientemente a tutte le nostre domande, e con la speranza di discuterne di fronte ad un caffè in ghiaccio o ad una birra salentina, non appena sarai da queste parti, ci lasci con un consiglio per noi addetti ai lavori?

 

Se non avete almeno una ventina di libri nella wishlist di Amazon c’è qualcosa che non va. Anche gli addetti ai lavori si devono evolvere di continuo. Non pensate mai di essere arrivati, perché quello è il giorno esatto in cui siete fregati!

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Punti di vista di uno stagista: raccontare Scirocco Multimedia

giugno 16th, 2017 Posted by Interviste No Comment yet

Nome e cognome e segni particolari di Matteo (professione: stagista presso Scirocco Multimedia)  

 

Ad ogni impedimento è giovamento”, una frase che mi ripete spesso mia madre, che a sua volta le veniva ripetuta frequentemente da sua nonna. Saggezza popolare, un detto che descrive bene quest’ultimo anno che tra esperienze,  difficoltà, colloqui e studio mi ha portato alla Scirocco.  Ma facciamo le presentazioni.
Mi chiamo Matteo Dell’Erba, ho 27 anni e da 1 mese a questa parte faccio lo stagista presso la Scirocco Multimedia.
Come sono arrivato qui? Circa tre anni fa completo i miei studi universitari (Laurea magistrale in Scienze della politica), dopo esser stato sballottato per diverso tempo  tra corsi di formazione, corsi di lingua, curricula inviati, colloqui, porte chiuse in faccia e  impieghi saltuari, mi ritrovo lo scorso anno a tuffarmi nell’avventura “Crescere in Digitale”.
Seguo le lezioni online sugli strumenti digitali per le imprese e imparo in poco tempo parole che non conoscevo fino a quel momento, come SEO, SEM, WordPress, Adwords e  Analytics. Sono folgorato da queste mie nuove scoperte, mi appassiono a questi strumenti ed inizio a studiarli voracemente. Capisco subito, però, che lo studio senza la pratica non serve a nulla. Per fortuna, Crescere in Digitale prevede uno stage di 6 mesi retribuito presso un’azienda, e convinto delle mie conoscenze partecipo ai colloqui con le aziende, organizzati nell’ambito del progetto.

Prime impressioni: il colloquio. Galeotta fu quella scheda prodotto!

 

Penserete: “ecco come è finito alla Scirocco…” Ma non è stato così semplice. A gennaio 2017, infatti, durante il laboratorio, vengo selezionato da un’agenzia di viaggi per iniziare il tirocinio. Ma le cose non vanno come previsto e per diversi motivi, il tirocinio non parte! Deluso, ma non sconfitto mi rituffo nello studio e prendo una certificazione di Google Adwords.
Fiducioso, grazie alla mia nuova scintillante certificazione, svolgo nuovamente  i colloqui  di Crescere in Digitale con varie aziende.  Quando mi siedo con l’ultima azienda, mi si presenta davanti una ragazza circa della mia età (se dico altrimenti probabilmente mi ammazza), mi dice: “Ciao sono Cinzia di Scirocco Multimedia, conosci l’azienda?” ed io rispondo: “Piacere, sono Matteo, più o meno conosco l’azienda, ma preferisco che me ne parli lei”.
Dopo le presentazioni di rito, la domanda che non ti aspetti: “Facciamo un piccolo test, puoi scrivere la scheda di un prodotto a tua scelta per un ecommerce?”, rimango ammutolito. Inizio a pensare freneticamente: “Che prodotto scelgo? E se non va bene?”, quando le emozioni prendono il sopravvento spesso le cose non vanno bene e così rispondo: “Potrei fare la scheda prodotto di un hamburger!?”, la mia interlocutrice con una mezza risata: “E come fai a vendere online un hamburger?! Che ne dici di una camicia?”. La mia confidenza scende sottoterra, probabilmente non ricordavo neanche il mio nome in quel momento. Approccio il foglio bianco e chiedo qualcosa che sapevo benissimo: “Di cosa son fatte le camicie?”. Tralasciando la risposta, cerco di ricomporre i pensieri e finisco il colloquio,  non propriamente soddisfatto della mia performance. Qualche giorno dopo, arriva la sorpresa, molte aziende mi hanno selezionato per lo stage, tra le quali Scirocco. Non ho dubbi su quale scegliere!

Chi ben comincia…l’azienda, i colleghi e primi compiti.

 

Questa volta non ci sono intoppi, finalmente anche per me un po’ di giovamento. Inizio il tirocinio, conosco dall’interno l’azienda, formata per la maggior parte da ragazzi e ragazze della mia età. Già dai primi giorni capisco che quello che avevo studiato fino al quel momento era solo la punta dell’iceberg,  ho molta strada da fare per riuscire a realizzarmi a livello lavorativo in questo settore. La prima cosa che imparo sono le parole “Meta Title” e “Meta Description”, simpaticamente rinominati da Giuseppe, uno dei project manager:“Patatitle”. In questo primo mese, svolgo diversi compiti assegnati: dall’ottimizzazione SEO, all’article marketing, analisi di mercato, impostazione di campagne Adwords. Proprio quello che cercavo, metter in pratica le cose studiate e impararne di nuove.

Il bello e il cattivo vento di Scirocco: l’azienda sciroccata!

 

2 cose mi hanno impressionato della Scirocco fino a questo momento: la prima è la quantità di caffè consumati dal team e offerti ai clienti. Ma, soprattutto, la seconda è la professionalità con cui si approcciano ai clienti e al lavoro che svolgono. Ho capito che per realizzare un sito web professionale non basta seguire un tutorial di 5 minuti, che una pagina facebook aziendale non può essere curata da tuo cugino, che il posizionamento di un sito web è un lavoro lungo e complesso. Il clima aziendale è sempre leggero e divertente, ho visto lanciare del sale grosso in giro per l’ufficio (anche se la saggezza popolare dica che porti sfortuna), un piccolo drone volare a pochi centimetri dalla mia faccia e un gatto, la mascotte del gruppo, riposarsi in una sedia a fianco la mia. Mi hanno detto che in giro, ormai, li chiamano sciroccati. Cinzia spesso mi dice: “Ma chi te l’ha fatto fare a venire qui?”. Penso, invece, che qui di sicuro non ci si annoia mai.
D’altronde, secondo me, meglio essere sciroccati che tramontati!

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Precisione, dedizione, immaginazione. Parola ad Alessio

giugno 1st, 2017 Posted by Interviste No Comment yet

Intervista personale e professionale ad Alessio Forte, Frontend developer Junior di Scirocco Multimedia, che ci racconta come tra righe di codice e programmazione  trova il tempo per la pesca e le sue passioni.

 

Un po’ di te.. (chi sei e cosa fai in azienda)

Sono Alessio un ragazzo di 25 anni. Chi mi conosce mi definisce un esaurito della tecnologia, un aggettivo che mi calza a pennello! Perchè? Perchè ogni nuovo dispositivo e/o applicazione in uscita, è un nuovo mistero da scoprire per me. In azienda sono web developer junior, creo front-end e back-end personalizzati rispetto alle esigenze dei clienti.

Dammi tre parole… (descriviti in tre parole)

Curioso, innovatore, criptico (le password da me create sono impossibili da ricordare 🙂 )

E ancora altre 3.. (descrivi il tuo lavoro in tre parole)

Precisione, dedizione, immaginazione (tutto ciò che puoi immaginare, lo puoi creare)

La molla per… (come sei arrivato a fare questo lavoro, cosa ti ha spinto?)

Sono una persona che ha sempre fatto tutto.  Mi sono gettato in qualsiasi avventura la vita abbia  messo sul mio percorso. A dire il vero la programmazione è stato un piacevole imprevisto.
È capitato per caso nella scelta della scuola superiore, volevo iscrivermi al settore elettronica ma per eccesso di studenti mi hanno spostato nell’indirizzo informatico.
Dopo il primo anno mi sono innamorato della programmazione: creare qualcosa che scaturisce direttamente dalla tua mente non ha prezzo! Preso il diploma, ho continuato a fare lavori diversi e molto lontani dal mondo informatico che mi aveva tanto appassionato durante gli studi. Continuavo comunque a credere nella possibilità di poter fare realmente quello che mi appassiona. Oggi, qui a Scirocco, posso dire di aver raggiunto l’obiettivo e posso dire di esser felice per aver continuato a credere in un lavoro che ti dà la possibilità di creare dal nulla qualcosa di unico.

I tuoi attrezzi del mestiere sono… (quali sono gli strumenti a cui proprio non puoi rinunciare)

Computer, caffè (possibilmente in quantità industriali) e cuffie per la musica (utilissime per  conciliare il ragionamento logico)

Quanto ti piace…(cosa ami del tuo lavoro? le cose più belle del tuo mestiere)

La cosa più bella del mio lavoro è la capacità di plasmare un nuovo sito, creare la struttura dal nulla, implementarla e ottimizzarla, creare nuove funzioni e facilitare l’esperienza di chi lo usa.  Una delle soddisfazioni maggiori è sapere che hai dato vita ad un sistema diverso da tutti gli altri e che verrà usato per realizzare i progetti e i sogni di qualcun altro.

Faresti anche a meno di… (cosa non sopporti o cosa eviteresti nel tuo lavoro?)

Penso che ogni programmatore riscontra sempre lo stesso problema, quelle classiche domande del tipo “Perchè hai fatto le iconcine blu? Io le volevo rosse!” . Magari di base hai dato vita ad un sistema in grado di fare qualsiasi calcolo umanamente possibile, ecc. ecc.  ma no, non basta! ” Le iconcine sono blu  e non rosse!”

Non solo “programmazione” (cosa fai oltre al lavoro)

Ho molti interessi e non mi stanco di averne sempre di nuovi. Amo ballare l’hip pop e insegnare quello che conosco a tutti coloro che vogliono imparare, trovo stimolante anche imparare da tutti coloro che sono disposti a condividere con me le loro esperienze. L’altro hobby che ho è la pesca.  C’è una poesia nel vedere la distesa del mare che si apre davanti a tuoi occhi mentre un piccolo galleggiante fra le onde lotta per rimanere a galla mentre tu speri che vada giù!

Quello che ti ispira.. (figure di riferimento, libri, blogger che ti hanno ispirato)

Non ho figure di riferimento particolari ma penso che chiunque possa ispirarmi avendo le giuste motivazioni. Una persona che è convinta delle proprie idee e che lotta per poterle mettere in pratica, questo per me è già un’ispirazione: può essere sbagliata l’idea ma non la voglia di realizzarla! L’ispirazione quindi posso averla da un bambino di pochi anni come da una persona più grande.

Lasciaci con.. (un consiglio, una citazione tua o di altri)

Ci sono mille cose da fare ogni giorno e ogni notte ma  fermarsi a riflettere ogni tanto è un buon modo per erigere e per non distruggere.

 

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Intelligenza, metodo, concretezza. Parola a Marco

aprile 21st, 2017 Posted by Interviste No Comment yet

Intervista personale e professionale a Marco De Sangro, Frontend developer e consulente per le piattaforme Open Source di Scirocco Multimedia, che ci racconta come tra CMS e righe di codice  trova il tempo per la musica e le sue passioni.

 

Un po’ di te.. (chi sei e cosa fai in azienda)

Sono un ragazzo di 30 anni, un folle appassionato di internet e in generale di tutto ciò che l’uomo definisce tecnologia. Sono curioso e amo lo stupore della scoperta, qualunque essa sia. In azienda sono un frontend developer e in particolare mi occupo di tutti i progetti realizzati su piattaforme open source. Credo infatti che l’open source sia l’unione di due eccezionali caratteristiche umane: la condivisione e l’intelligenza.

Dammi tre parole… (descriviti in tre parole)

Testardo, curioso, preciso (e non per forza in questo ordine)

E ancora altre 3.. (descrivi il tuo lavoro in tre parole)

Intelligenza, metodo, concretezza (nel mio lavoro non c’è spazio per le chiacchiere)

La molla per… (come sei arrivato a fare questo lavoro, cosa ti ha spinto?)

Sono sempre stato un tipo metodico e preciso e gli studi di ingegneria mi hanno aiutato ad esaltare queste mie caratteristiche e a portarle concretamente sul piano lavorativo. Mi hanno dato un metodo e gli strumenti per esaudire la mia curiosità. Ma sono anche una persona a cui piace esplorare, creare, sperimentare continuamente. Così ad un certo punto della mia vita cercavo qualcosa che potesse coniugare le due cose e, in un momento di forte crisi personale, il web mi ha fornito l’appiglio per mettermi in gioco. Non ho paura dei cambiamenti e delle sfide, soprattutto se sono incentrate su me stesso. Ho studiato, ho sbagliato, ho provato e riprovato e più lo facevo e più mi accorgevo che mi appagava. E quando fai qualcosa che all’inizio non ti riesce, ma non hai alcuna voglia di mollare anzi sei pronto a spingerti sempre oltre, allora quello è il lavoro dei tuoi sogni. Così è stato per me e oggi sono più felice che mai di aver fatto questa scelta.

I tuoi attrezzi del mestiere sono… (quali sono gli strumenti a cui proprio non puoi rinunciare)

Il computer, il mondo esterno e una dose inimmaginabile di caffè e schifezze soprattutto dolci (e in azienda lo sanno bene visto che si prodigano tutti nel farle sparire prima del mio arrivo :-))

Quanto ti piace…(cosa ami del tuo lavoro? le cose più belle del tuo mestiere)

La bellezza di questo lavoro risiede tutta nella capacità di superare i confini reali e dell’immaginazione. In questo lavoro puoi letteralmente trovarti a provare una cosa nuova oggi e il giorno dopo aver inventato un metodo, una soluzione che in tanti potranno utilizzare in futuro. E’ un lavoro che parte dal basso, in cui tutti possono fare la differenza.

Faresti anche a meno di… (cosa non sopporti o cosa eviteresti nel tuo lavoro?)

Odio l’approssimazione, la superficialità. Odio quando si smette di fare domande. Odio di questo lavoro che nel 90% dei casi ciò che fai sembra banale e invece stai rivoluzionando il mercato, o anche il semplice fatturato di un’azienda.

Non solo “Wordpress e programmazione” (cosa fai oltre al lavoro)

Sono un appassionato di tutto ciò che ha a che fare con la natura, quindi nel tempo libero mi piace fare trekking, scoprire nuovi percorsi e fotografare i paesaggi che incontro lungo il cammino. L’altra mia grande passione è la musica, suono il pianoforte, i sintetizzatori e la chitarra (a livello più amatoriale) e quando sono in piena enfasi creativa compongo e registro pezzi miei.

Quello che ti ispira.. (figure di riferimento, libri, blogger che ti hanno ispirato)

Non ho particolari figure di riferimento, chiunque per me può essere un ispirazione, ma se proprio devo dirlo mi ispira di più un collega che insieme a me risolve un problema o un cliente che crede fortemente nella sua idea, di un qualsiasi personaggio famoso o storico. Quella è letteratura non ispirazione. L’ispirazione è quando dal niente crei qualcosa di valore.

Lasciaci con.. (un consiglio, una citazione tua o di altri)

L’indecisione non è mai una buona strategia; una battaglia, anche se persa, vale sempre la pena di essere combattuta.

GiulioSunna-scirocco multimedia

Consulenza, metodo, soluzioni. Parola a Giulio

marzo 30th, 2017 Posted by Interviste No Comment yet

Intervista personale e professionale a Giulio Sunna, Responsabile Commerciale di Scirocco Multimedia, che ci racconta come tra telefonate, appuntamenti e incontri con i clienti, trova il tempo per sua la famiglia e le sue passioni.

 

Un po’ di te.. (chi sei e cosa fai in azienda)

Eccola! Sapevo che prima o poi sarebbe toccato anche a me ricevere una delle “I-mail” (la “I” sta per Irene ovviamente) con l’intervista per il Blog, ma… per quanto uno si possa preparare, non sarà mai veramente pronto ad affrontarla!

Sono Giulio, ho 30 anni e 4 mesi (ovviamente IVA esclusa) e vivo in una costante condizione di equilibrio tra analisi e sintesi (molto analisi, un po’ meno sintesi).

Il mio ruolo in azienda è quello di Responsabile Commerciale, anche se un po’ “sui generis” dato che in Scirocco Multimedia il “reparto commerciale” è una novità assoluta. Volendo schematizzare mi occupo principalmente di questo: seleziono aziende con cui mi piacerebbe collaborare, ne profilo la comunicazione online e dove possibile cerco riscontri sulla loro off-line reputation, effettuo un primo contatto e incontro l’interlocutore col quale cerco di creare “una relazione”. Poi, come tutti i miei colleghi, metto  a disposizione le mie competenze dove ce ne sia bisogno.

Dammi tre parole… (descriviti in tre parole)

Curioso sognatore – Entusiasta riflessivo – Felice ottimista

(è un gruppo di tre… passatemelo!)

E ancora altre 3.. (descrivi il tuo lavoro in tre parole)

Consulenza – Metodo – Soluzioni

(in tre parole proprio non si può fare… prese a caso le tre parole significano tutto e niente… un minimo di contesto me lo potevi fare anche inserire 🙂 )

La molla per… (come sei arrivato a fare questo lavoro, cosa ti ha spinto?)

Credo di trovarmi qui per una serie di concause più che per una molla.

Consulenza, analisi, elaborazione e stesura di progetti, come anche il coordinamento e la gestione di risorse, mi hanno sempre affascinato (ora che ci penso ho anche una formazione specifica per questo), ma se oggi  faccio questo lavoro, credo sia grazie ad un mix di due ingredienti principali che iniziano entrambi con la lettera “C”: curiosità e un famoso “bisillabe quadrilettere” sinonimo di fortuna.

In Scirocco sono atterrato grazie ad una persona che mi ha parlato di un’azienda con un “progetto” e mi ha chiesto se fossi interessato a conoscerla. Io che di natura sono un “why not?” ho subito accettato e… beh… eccomi qua!

I tuoi attrezzi del mestiere sono… (quali sono gli strumenti a cui proprio non puoi rinunciare)

Caffè, carta, penna, portatile, smartphone, oltre una lunga serie di tools di varia natura… (ho già detto caffè?)

Quanto ti piace…(cosa ami del tuo lavoro? le cose più belle del tuo mestiere)

Sono tante le cose che amo del mio lavoro. Non ce n’è una in particolare. Mi piace il fatto di essere in contatto con tanti professionisti da cui poter imparare ogni giorno qualcosa di nuovo, mi appassionano le “storie” degli imprenditori e delle loro aziende (perchè dietro ad ogni azienda, non importa di quali dimensioni, c’è sempre una storia che va oltre il fattore puramente economico/commerciale… e non nascondo che qualche volta mi affeziono così tanto che vorrei poterle raccontare di persona). Mi soddisfa sapere che ogni giorno riesco ad incontrare persone (spesso Persone) a cui far comprendere la differenza tra “spendere” e “investire” in comunicazione, mi entusiasma redigere progetti “sartoriali” per i miei futuri clienti… e perchè no, qualche volta mi piace anche pensare di aver contribuito in maniera incisiva nello sviluppo di un’impresa o nel compimento di un progetto.

Ora qualcuno di mia conoscenza starà sorridendo e pensando: “ma non poteva fermarsi alla prima frase?”… qualcun’altro invece (lo dico in slang che rende meglio): “mamma mia quantu cunta!!! Anche quando scrive!!! TWITTA RAGAZZO!!!”

Faresti anche a meno di… (cosa non sopporti o cosa eviteresti nel tuo lavoro?)

Nel mio lavoro farei volentieri a meno di alcuni atteggiamenti di qualche interlocutore che spesso non diventeranno miei clienti (tu ti fidanzeresti con uno che non si comporta bene con te? Io no!)

Una cosa che proprio non sopporto, ma non solo nella professione, è la mancanza di rispetto per il lavoro altrui. Purtroppo capita.

Non solo “Responsabile Commerciale” (cosa fai oltre al lavoro)

Credo di poter affermare con assoluta certezza di vivere in una “dimensione multitasking”.

Per uno che fa il mio lavoro e lo fa “sul serio” è impossibile staccare al 100%. Lo dice uno che si appunta le cose sui biglietti del parcheggio mentre si sposta in macchina e che fa gli screenshot delle sponsorizzazioni che trova sui social per poi profilare con calma l’azienda di turno.

L’unica ragione per cui posso veramente mettermi in stand-by è la mia famiglia. Ho una “aspirante moglie” che mi sopporta e supporta, non necessariamente per fasi alterne, da più di sette anni ed un bimbo di 4 anni che non smette mai di stupirmi. Per loro ho momentaneamente messo da parte la mia unica passione, ma appena Brando sarà più grande rispolvererò il giubotto ed il casco ed archivierò definitivamente le quattroruote.

Quello che ti ispira.. (figure di riferimento, libri, blogger che ti hanno ispirato)

In verità più che lasciarmi ispirare credo di trarre spunti di riflessione da ogni persona o cosa con cui entro in contatto. Da qualche tempo non leggo più tanti libri come una volta. In compenso uso google per appagare le mie curiosità e seguo alcuni blogger più o meno noti, alcuni di loro sono amici “di una vita fa” come Alessandro Giagnoli che seguo con curiosità e costanza.

Lasciaci con.. (un consiglio, una citazione tua o di altri)

La fortuna favorisce le menti preparate! Preparatevi! E mentre lo fate non dimenticate di sorridere!

 

intervista-4food

Quattro chiacchere con Gabriele: 4Food.it

marzo 21st, 2017 Posted by E-Commerce, Interviste No Comment yet

Intervista personale e professionale a Gabriele Nocco,  ideatore e fondatore di 4Food.it , e-commerce dedicato alla vendita di articoli monouso per feste, buffet e catering e attrezzature per il cake design e il take away. Gabriele ci racconta delle sue esperienze, del suo lavoro e del suo rapporto con il Web!

 

DI TE E DELLA TUA AZIENDA 

 

Iniziamo da te, raccontaci chi sei e come sei arrivato/a a fare il tuo lavoro

Dai tempi della scuola alberghiera, il mio obiettivo era “fare la differenza”. Alla teoria, ho sempre preferito la pratica. Dare esempio sul campo rispetto a cosa sono in grado di fare, dimostrando con i fatti.

Sono partito a Londra quasi per gioco, lì ho studiato inglese e lavorato in ristoranti e alberghi di lusso. Una volta rientrato in Italia, ho continuato a lavorare stagionalmente nella ristorazione “di alto livello”, seguendo l’istinto e la passione per questo lavoro.

Un bel giorno, la nostalgia per la mia Amata Terra, si è fatta sentire portandomi a rientrare in Salento. Ho deciso di aprire un bar! Ma non era il solito bar, aveva dentro tutta la mia esperienza, messa a disposizione dei clienti e del territorio!

Grazie a questo lavoro, ho avuto modo di partecipare ad una fiera e ho conosciuto i prodotti che attualmente commercializzo tramite il mio e-commerce. In prima battuta ho provato la vendita off line, ma dopo vari tentativi mi sono reso conto che serviva ancora del tempo per poter fare dei numeri che potessero permettere uno sviluppo concreto. Ho deciso così di dedicarmi alla vendita online!

In breve: 3 aggettivi che ti rappresentano.

Timido, Lungimirante, Visionario.

Entriamo nel vivo, parlaci dell’azienda e della sua storia.

4food.it è il portale di riferimento per gli artisti del settore Ristorativo: Chef, Pasticceri, Maitre, Sommelier, Barman; ma anche Wedding Planners, e Fioristi. Un portale dedicato a professionisti o semplici appassionati, nel quale trovare idee creative da utilizzare in cucina! La selezione dei prodotti del nostro catalogo è basata principalmente sulle esigenze quotidiane dei nostri clienti. Questo ci ha permesso di diventare dei veri e propri consulenti per tutte quelle persone che per lavoro o per passione dedicano il loro tempo alla cucina!

Descrivi l’azienda con soli 3 aggettivi.

Dinamica, Innovativa, Creativa.

DI TE E DEL MONDO DEL WEB 

 

Qual è il tuo rapporto con il Web? Quanto navighi? Quanto usi i social?

Adoro il Web e credo molto nella possibilità di connettere tutto il mondo con un click!

Navigo tanto, soprattutto per lavoro, anche 5/6 ore al giorno da pc. Per quanto riguarda i social, li uso in maniera moderata per questioni private, mentre li uso tanto per lavoro.

Quando hai capito che la tua azienda avrebbe dovuto aprirsi al Web e come il Web ha modificato il tuo modo di lavorare ?

L’ho capito subito, pochi mesi dopo l’apertura! Ho capito subito che il mio territorio era limitato, forse non ancora pronto alla tipologia di prodotto che invece era molto cercato online.  Il Web ha modificato completamente il mio modo di intendere il lavoro. Grazie al Web ho più tempo per gestire le mie attività e in generale la mia vita e le mie relazioni.

Qual è stato il ruolo di Scirocco Multimedia in questo cambiamento?

Scirocco Multimedia ha avuto un ruolo chiave e determinante in questo cambiamento. Senza il loro supporto e la loro intuizione, probabilmente non sarei arrivato dove sono oggi e soprattutto non avrei obiettivi così grandi per il futuro!

Pro e contro della tua azienda sul Web?

Avere un’azienda che vende online, è come avere un negozio aperto 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Ciò comporta che in qualsiasi momento possano arrivare mail, ordini, richieste di informazioni e telefonate.  Diversamente, avrei dovuto organizzare la mia azienda in maniera tradizionale con un magazzino, affidandomi a rappresentanti e distributori. Il Web  mia ha reso le cose più facili e veloci!

 

IN CONCLUSIONE 

 

Tiriamo le somme: quali sono i tuoi progetti per il futuro, quali scenari prevedi per per la tua azienda ?

Sono positivo: vedo un futuro concretamente in crescita e prevedo di aprire altri 2 e-commerce!

Lasciaci con un consiglio per i tuoi colleghi che ancora non credono nelle potenzialità e nelle opportunità del mondo di Internet.

Più che con un consiglio, concludo con una riflessione. Il mondo sta cambiando, il pesce più veloce mangia quello più lento! Abbiamo l’opportunità di essere tra i privilegiati che, tra 10 anni, beneficeranno di tutto il lavoro fatto oggi e fino a questo momento.  Anticipare i tempi è la migliore strategia!