So che sei arrivato su questa pagina perchè stai cercando risposte ad alcuni dubbi che fino ad oggi ti hanno dissuaso dall’idea di aprire un canale e-commerce ogni volta che hai pensato di farlo.
Che succede se vendo on-line un prodotto che non ho più in magazzino?
Come posso “far sapere” all’e-commerce quello che ho in magazzino e quello che non ho più?
La notizia buona è che tutti quelli che hanno aperto un canale di vendita online si sono posti le tue stesse domande.
L’altra notizia buona – oggi niente notizie cattive! – è che sono questioni assolutamente risolvibili.
Se ti stai ponendo queste domande do per scontato che tu non abbia la possibilità di avere un piccolo magazzino dedicato solo all’e-commerce. Poco male! Se stai partendo adesso è la scelta più saggia e più economica.
Altra buona notizia: aprire un canale e-commerce è anche l’occasione per mettere ordine nelle tue procedure di vendita, nel tuo software di magazzino se ne hai uno, nei tuoi registri, nel tuo “tenere tutto a mente”. Non ci sono più scuse, l’unico modo per non fare figuracce (online e offline) è sapere esattamente quanti e quali prodotti hai, dove si trovano e in quanto tempo riesci a riassortire i prodotti terminati.
CASO 1: Hai un software di magazzino e vuoi sincronizzarlo con l’e-commerce.
Quasi tutti i software di magazzino hanno la possibilità di esportare i dati in qualche formato (tipicamente in .csv, in .xls, in .txt).
Il sistema più efficace che chi sta curando il tuo e-commerce potrebbe strutturare per te, consiste nell’importare le quantità presenti per ciascun prodotto una o più volte al giorno (quando le vendite cominciano ad essere tante anche una volta all’ora!), in modo che l’e-commerce ed il magazzino riportino gli stessi dati almeno per ciò che riguarda codici prodotto e giacenze.
Questo implica che lo “scarico” dei prodotti venduti online venga fatto manualmente una volta accertato l’avvenuto pagamento dell’ordine e-commerce.
Esistono anche sistemi che permettono un’interazione bi-univoca, ovvero che riportano anche all’interno del software di magazzino le quantità di prodotto vendute on-line. Chiaramente più è complessa l’interazione tra i due sistemi tanto più è necessario uno studio di fattibilità che può variare caso per caso. Parlane con chi sta realizzando il tuo e-commerce, PROBABILMENTE avrà una soluzione valida… oppure parlane con noi... SICURAMENTE ce l’abbiamo!
CASO 2: Non hai un software di magazzino.
Benissimo! Adesso per una buona parte ce l’hai! Un gestionale e-commerce è un vero e proprio catalogo prodotti all’interno del quale poter gestire codici, listini, prezzi, scontistica, giacenze anagrafiche ecc…
Se non hai necessità di tracciare dati specifici all’interno di un’unica piattaforma (p.e. fatture di acquisto, anagrafiche fornitori, posizione fisica del prodotto in magazzino), il gestionale e-commerce ha in sé tutti i dati che ti servono per poter tenere sotto controllo i tuoi prodotti.
Inutile dirti che il grosso del lavoro andrà fatto in fase di caricamento contenuti, per i quali ti rimando a quello che avevo scritto nel mio post precedente.
CASO 3: Non hai un software di magazzino… e non hai neanche un magazzino anzi, non hai neanche i prodotti!
SI, puoi aprire un e-commerce senza avere a disposizione fisicamente i prodotti che vendi, guadagnando dal ricarico che applichi al prodotto che acquisti da un fornitore che spedisce a tuo nome e dal quale acquisti ad un “buon prezzo”. Questa cosa si chiama DROPSHIPPING e te ne parlerò nel mio prossimo post.
Se sei stato attento (arrivati a questo punto mi rendo conto che è difficile esserlo!) avrai notato che ho risposto solo ad una delle domande iniziali, tralasciando la prima:
Cosa succede se vendo online un prodotto che non ho più in magazzino?
Dopo aver fatto un po’ d’ordine nelle tue procedure ed aver tracciato esattamente le quantità disponibili – magari attivando anche un alert per il “sottoscorta” che faccia visualizzare il prodotto come “in arrivo” quando in magazzino ne hai meno di una certa quantità – questa ipotesi diventa difficile da verificarsi. Tuttavia può succedere.
In una situazione simile sarà indispensabile sfoderare tutto il tuo savoir-faire ed avvertire il cliente dell’inconveniente, proponendogli l’acquisto di un prodotto simile, magari uno sconticino, oppure restituendo la somma pagata o proponendo un buon acquisto di pari importo. L’importante è dare ai clienti – che non ti conoscono e non possono vedere i tuoi occhioni mortificati per l’accaduto – la sensazione di assoluta prontezza ed efficienza.
Un errore accompagnato dalla volontà di risolverlo si perdona, una disattenzione menefreghista no!
Al post vendita e al customer care dell’e-commerce dedicheremo qualche approfondimento in più.
Chiudo con una riflessione:
Lo so che non vi ho convinti tutti e che l’ho “fatta facile”. Che se magari hai (che ne so?) una ferramenta … starai pensando che non saprai mai quante viti da legno da 6 cm hai in magazzino, e che se hai invece 6 negozi fisici è difficile che tutti i tuoi collaboratori aggiornino le giacenze in tempo reale. Lo so.
So tutto perchè in questi anni abbiamo già affrontato tutte queste tematiche con altri tuoi colleghi. Non è difficile. Può essere più o meno “complesso”. La complessità si può semplificare… la difficoltà… quella è nella testa!
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